Nella pratica della meditazione è importante comprendere che l’uso delle varie tecniche proposte ha come l’obiettivo primario la pacificazione della mente e l’apertura del cuore all’amore.
Meditazione è trascendere la coscienza dell’ego e fondersi nella coscienza cosmica, è incontrare l’eternità nel momento presente, è camminare attraverso i corridoi della dualità, della gioia e della tristezza, della nascita e della morte, del dolore e del piacere, nella grandezza della totalità, nell’austerità dell’attenzione, senza rimanere arenati da nessuna parte, è l’arte di non identificarsi con il corpo, con la mente e con le emozioni, per arrivare semplicemente a essere.
La meditazione mira ad allentare i freni che impediscono la conoscenza dell’anima, come l’ignoranza, l’egoismo, l’attaccamento e serve a fare ordine a placare la frenesia del lavoro mentale e permette di sostituire la confusione emozionale e mentale con attitudini positive.
La meditazione ci aiuta a riscoprire che la libertà e la gioia sono la nostra natura originaria.
La meditazione alla fine della giornata ci permette di ascoltare il suono del mondo, l’eco delle nostre attività. Se queste attività le monitoriamo solo con i sensi, non abbiamo la possibilità di una ricerca spirituale, non possiamo adoperare la nostra vita per imparare per intraprendere il viaggio verso quella libertà che non può essere descritta a parole.
La chiave per modificare tutto ciò è data dalla capacità di essere sinceri, onesti con se stessi: è solo secondo il grado di apertura del cuore che si può sperimentare la pace interna. Se il cuore è chiuso, se la mente è offuscata, non ci sarà ne apertura ne fede ne possibilità di imparare. C’è libertà solo se ci sono umiltà e accettazione di quello che si presenta momento per momento. La libertà è il risultato della capacità di lasciare andare, di staccarci dall’immagine che abbiamo di noi.